martedì 22 luglio 2008

Favole

quante favole ci hanno raccontato
per essere diventati quello che siamo?
e quante altre ne dovremo sentire
per aver paura di quello che saremo?
a quante storie abbiamo creduto
per dimenticare che una volta
un'anima l'avevamo?
quante lacrime abbiamo versato
per sperare in un sorriso?
quante parole abbiamo sprecato
per credere che eravamo qualcuno?
e quante ancora ne sprecheremo
sperando che qualcuno le ascolti?
quanti giorni abbiamo vissuto
credendo che la vita
fosse quello che vedevi ad occhi aperti?
e quante notti abbiamo buttato al vento
credendo che sognare fosse solo tempo perso?
quante volte diciamo ti amo
avendo coscienza di queste 2 fragilissime parole?
quante facce abbiamo ricordato
per dimenticare la nostra?
quante volte abbiamo fatto l'amore
e quante volte abbiamo solo fatto finta?
quanti giorni restano da vivere
e quanti ancora perderemo?
il sentiero che percorri non ha meta
ma se segui la fragile linea del cuore
e bruci nell'istante dell'istinto
senza dimenticarti di esser vero
allora sara' possibile
prendere a calci in culo la morte
cantando

Guadalajara, ora locale 8.22 pm, in un caldo martedi' di luglio

lunedì 14 luglio 2008

Dolci ed Inquieti Ritorni

Guadalajara, ore 5.09pm

5 giorni
5 giorni che sembrano 5 anni
sono ritornato in questa terra
dopo un mese di italia
un'Italia in cui non mi riconosco
un'Italia caduta troppo in basso
tra ministri veline
e presidenti in celluloide
sono ritornato quassu'
in Messico dove adesso piove
mentre da voi si muore di caldo
sono extracomunitario ora
immigrato dall'altro continente
per fortuna sono nato e cresciuto
nella terra che ti promette bene
sono extracomunitario ora
e se tra 6 mesi non mi rinnovano il permeso
mi mandano via come un rumeno qualsiasi
come un senegalese qualunque
come un chiunque polacco
sono un extracomunitario
ma per fortuna qui in messico
non ci sono arrivato con il gommone
e per fortuna gli extracomunitari europei
quassu' sono trattati bene
mica come queli che vengono da noi
sono ritornato
in america,meglio in mesoamerica
per rimangiare tortillas e tacos
per bere cerveza e per la Santissima Morte
che qui tutti venerano
sono ritornato perche' qui tutto costa poco
sono ritornato perche' qui c'era un'alma che mi aspettava
e un gatto nero che mi mancava
sono ritornato
perche' da voi non riuscivo piu' a starci
non riuscivo piu' a sentirmici a casa
sono ritornato quassu' nel messico
merche' quello che dicono di questo paese
e'si in parte vero
ma tanto altro non si racconta
sono ritornato
per vivermi un sogno
finalmente viverlo
e mai piu' sognarlo
inquietamente mi aggiro per questa citta'
mi perdo e mi ritrovo tra le braccia
della luna e del sole che mi attravresano i giorni
un giorno ritornero' a trovarti, italia che non mi manchi
ma ora lasciami pure seduto su questo divano
a sentire la pioggia che cade e inonda le strade
a sognare ed aspettare il rientro
dell'Amore che bussa alla porta
e se non bussa la distrugge
a sognare quei cieli ed oceani
ascoltando gli Interpol
in un giorno di meta' luglio
quassu'
dove sono tornato
e da dove ripartiro'