mercoledì 21 maggio 2008

Mani in Alto

Guadalajara, ore 7.13 pm
E' giovane come citta', Guadalajara. Fondata intorno alla meta' dell'800, ha praticamente nulla dei colossali monumenti delle civilta' che millenni di anni fa' popolarono questa 'lingua' che divide gli Stati Uniti dal Sudamerica. Pochi monumenti, molte industrie e centri commerciali: Guadalajara sembra la Milano del Messico, attraversata da strade larghe che sembrano infinite, spazio per corridori senza scrupoli che tanto le regole non ci sono e nessuno ti fara' niente se vai piu' di 200 a l'ora. Fa piu' caldo che a Milano qui pero', e non c'e' la nebbia. Ma molta arsura, un caldo secco a piu' di 1500 mt di altezza. C'e' chi va in giro con maschere per non perdere ossigeno, c'e' chi non gliene frega nulla, ma tappezza la propria casa di santini madonne, gesu' cristi, ricordandoti che, da qualche parte loro ci guardano e guai a copmportarsi male. Evidentemente non guardano bene. Ogni 300 mt si possono vedere sfrecciare potenti suv neri con a bordo i narcotrafficanti dei cartelli che controllano questa citta' e questo Paese, accompagnati dalle puttanelle di turno. Oppure strade stracolme di viados pronti a bloccare la macchina nel bel mezzo del traffico e nel bel mezzo della strada. Estremo il Messico.
Poco piu' distanti si notano pitbull sciolti che camminano randagi per strada, pronti per essere divorati nella prossima gara clandestina. Tra un'avenida e una calle si scorgono palazzoni popolari, nonostante la zona in cui abito sia considerata medio borghese. Tutto costa poco, che paradiso per noi europei. Le donne messicane hanno i baffi e non si radono, vuole la leggenda. A volte e' vero. Gli uomini, se non sono vestiti da mariachi (i suonatori di chitarra messicani che su commissione compongono serenate in onore dell'amante rifiutata), indossano la maglia a strisce rosso bianche del Chivas Guadalajara, il club per il quale qui vanno quasi tutti matti. E' un po' come l'italia, il Messico. Almeno questa parte vista finora: senti parlare di calcio, tequila, belle donne, discoteche dove passare il fine settimana e macchine. E le macchine sono una meraviglia. Di quelle che vedi solo nei telefilm.Americani.
Non c'e' spazio per Aztechi, Toltechi, Olmechi e Maya in questo posto di quasi 8 milioni di abitanti. Quelle terre sono poco piu' distanti. E se riusciro' ad avere abbastanza denaro ed energia vorrei almeno una volta percorrerle. Se sono qui e' anche grazie a Castaneda. Il sole caliente di questa fetta di mondo non ti lascia scampo fino alle 19, poi si alza un dolce vento, e la sera se esci meglio coprirti se non vuoi andare incontro a spiacevoli starnuti o tonsilliti.
Madonne, cristi, tacos, cerveze, odore di benzina e spacciatori ovunque. Ma anche suonatori di strada, chioschi ripieni divenditori di pollo fresco e un'apparente solarita' nell'animo di questo popolo millenario. Dietro la solarita' a volte si nasconde una certa ipocrisia, una certa superficialita' che nasconde ben altro cinismo e aggressivita'. E l'acqua del rubinetto se la bevi muori. Senza dimenticare che ogni casa e' infestata almeno una volta al giorno dalle cucarachas che non sono danze popolari ma veri e propri scarafaggi.
Ma basta guardare il sole che splende quassu' per perdersi nella magia infinita di tutto l'invisibile che questa terra estrema racconta. E allora no, non siamo in Italia.E allora tuto il resto, puo' essere per un momento dimenticato. Guardando in alto, ma restando coi piedi a terra. Que viva Mexico!E mani in alto!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

gRANDE IDEA QUELLA DEL BLOG,
BELLA SCRITTURA FLUIDA, CONTINUA COSì E AGGIORNACI SUL VIAGGIO
E VAIIIIIIIII ENRICO

Anonimo ha detto...

dimenticavo: cerca di dare una fruibilità grafica al testo, spezzalo in paragrafo evidenzia alcune parole in grassetto e altre cose che aiutino la lettura (anzi la visione) in testi lunghi come questi.
Ciao

Andrea----www.puntodivista.altervista.org

Anonimo ha detto...

A.....ultima cosaa la foto, di questo post, è troppo bella...tutte quelle mani...spettacolo

Andrea www.puntodivista.altervista.org

Anonimo ha detto...

bello il tuo blog fratè!!
potresti fare l'inviato di repubblica,tipo zucconi in mexico!
gio ride e ti sorride
ti vogliamo bene..