sabato 31 maggio 2008

El Coyote y La Tequila

Agave blu
che inondi di alchol
questo pueblo fantasma
terre secche assetate
in un caldo stancante
strade vuote spettrali
e prive di luce
carri disarmati che trascinano corpi
uomini in divisa che puntano mitra e kalashnikov
terra sudata e gente passante
in via d'estinzione
si mangia e si suda
si uccide e si prega
Agave blu
magica pianta
da cui nasci tu
madonna di guadalupe
santina nera
speranza di un pueblo
che proprio non sa
che fine hanno fatto
quelle antiche rovine
in cui un uomo si perde
in cui un uomo ritrova
un pezzo di se
mi giro nel letto
vorrei uscire stasera
fose anche l'ultima volta
portami via
guidami in spazi
che non hanno ne' fine ne' tempo
cavalca la strada
che brucia di asfalto
portatori di acqua e di gas
si alternano a giorni
a raccoglitori di rifiuti
bambini per strada che vendono santi o lavano vetri
si alternano a cani randagi che abbaiano stanchi
o si lamentano feriti
mercati vestiti quei buffi signori
che suonano musiche
e le macchine che scorrono e ricorrono
mentre a sinistra una villa si assicura la propria ricchezza
e sul lato destro un odore di marcio
manda in malora la povera casa a 2 piani
si uccidono uomini bestie e animali
si uccidono scarafaggi, noia e pensieri
si fissa il sole
e si resta accecati
Agave blu
guardando piu' giu'
tu non ci sei piu'

Guadalajara, 10.45am

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